Allora provo a farvela cominciare meglio.
Vi ho già detto che questa è una città che dice No hay ciudad sin poesia. Poi in effetti le poesie in metropolitana le ho trovate, e anche su cartelloni 6x4, al posto delle facce dei politici.
E stasera mentre tornavo ho scoperto che un'altra di quelle che mi sembravano leggende metropolitane invece è vera: c'è gente che scrive poesie e ve le vende per la strada.
Ecco, voglio dire, se questo non vi basta per saltare su un aereo e venire non avete cuore.
Comunque, il regalo è questo. Uno dei primi giorni ero finito al Centro Culturale Recoleta, uno spazio molto interessante, un ex convento dove fanno una marea di cose e tutte gratis. C'era tra le altre mostre una mostra fotografica molto interessante, di tal Adriana Lestido, argentina (ha un sito dove ci sono anche foto della mostra). Erano ritratti soprattutto sul rapporto madre/figlia. Alcune molto carine. C'erano anche dei testi di accompagnamento, e uno era questa poesia che ho ricopiato per voi e vi regalo, così, tanto per iniziare con un po' di poesia la settimana. Non è troppo difficile, e poi le poesie non si traducono.
Buon lunedì!
¿SERÁS, AMOR?
¿Serás, amor
un largo adiós que no se acaba?
Vivir, desde el principio, es separarse.
En el mismo encuentro
con la luz, con los labios,
el corazón percibe la congoja
de tener que estar ciego y sólo un día.
Amor es el retraso milagroso
de su término mismo:
es prolongar el hecho mágico
de que uno y uno sean dos, en contra
de la primer condena de la vida.
Con los besos,
con la pena y el pecho se conquistan,
en afanosas lides, entre gozos
parecidos a juegos,
días, tierras, espacios fabulosos,
a la gran disyunción que está esperando,
hermana de la muerte o muerte misma.
Cada beso perfecto aparta el tiempo,
le echa hacia atrás, ensancha el mundo breve
donde puede besarse todavía.
Ni en el lugar, ni en el hallazgo
tiene el amor su cima:
es en la resistencia a separarse
en donde se le siente,
desnudo altísimo, temblando.
Y la separación no es el momento
cuando brazos, o voces,
se despiden con señas materiales.
Es de antes, de después.
Si se estrechan las manos, si se abraza,
nunca es para apartarse,
es porque el alma ciegamente siente
que la forma posible de estar juntos
es una despedida larga, clara
y que lo más seguro es el adiós.
PEDRO SALINAS
Sì vabbè la poesia di qua, la poesia di là. Per venire in Argentina non abbiamo bisogno della poesia, basta la repulsione per la barbarie. Pensa che gli Interni andranno alla lega. Già si parla di ronde.
RispondiEliminaPiuttosto che parlare di poesia, perchè non posti un filmato di un lavandino in svuotamento? Dobbiamo finalmente vedere questa storia del vortice inverso.
...per una volta che non parla di politica, ma "hable cum/con corazon" (così se dice...?!Mi 'corriggerai', altrimenti).
RispondiEliminaCogliamo l'attimo!!
PS:...e tu,'porzione', non fare il cinico..